Giro d’Italia 2019 parte 3 – Il finale

La terza ed ultima settimana del Giro d’Italia 2019 non ha regalato grosse soprese. Senza dubbio è stata l’edizione del Giro dove le fughe sono arrivate numerose. Onore a Richard Charapaz che ha vinto la 102a edizione approfittando dello spazio lasciato dai diretti avversari.

Adesso un piccolo riassunto dell’ultima settimana di gara.

16a Tappa

L’ha cercata, l’ha inseguita, l’ha desiderata, l’ha voluta e nella tappa clou del Giro 102, orfana del Gavia, è riuscita a conquistarla. Stiamo parlando dell’abruzzese Giulio Ciccone. Il giovane talento italiano (24 anni) è alla sua seconda vittoria al Girogiro d'italia d’Italia (la prima risale alla 10a tappa del Giro 2016).
La 16a tappa è stata un chiamata molto importante per gli uomini di classifica. Vincenzo Nibali ha provato l’attacco già sulle prime rampe del Mortirolo. L’azione dello Squalo ha fatto subito male al diretto avversario Primoz Roglic. Il siciliano è stata ripreso, dopo qualche chilometro, dal duo Movistar (Landa e Carapaz). Lo sloveno invece ha accusato sul traguardo un ritardo di 1’22” dal siciliano e dalla Maglia Rosa. Perdono anche Simon Yates, Bauke Mollema e Rafal Majka.
La parte finale sul Mortirolo è stata caretterizzata dal un violento temporale che ha compromesso po’ di spettacolo in discesa. Un attacco da parte del nostro Vincenzo Nibali avrebbe aumentato la possibilità di recupero minuti in classifica generale.

Da segnalare il passaggio di borraccia di Francisco Veloso del team CCC a Vincenzo Nibali durante l’attacco sul Mortirolo. Gesto d’altri tempi!

17a Tappa

Nella tappa con arrivo ad Anterselva tutti si aspettavano un’azione d’attacco nei confronti della Maglia Rosa ed invece è stato il giovane francese Nans Peters ad aggiudicarsi la 17a frazione anticipando Esteban Chaves e Davide Formolo. Anche in questa tappa è arrivata la fuga in questa occasione partita sul Passo della Mendola.
Dopo la tappa del giorno precedentei in molti pensavamo che Vincenzo Nibali si inventasse qualcosa per sgranocchiare secondi preziosi a Richard Charapaz ed invece abbiamo assistito ad un ottimo lavoro della Movistar. Nei chilometri finali prima è partito Mikel Landa e nessun big ha risposto all’attacco. Successivamente è stato Miguel Angel Lopez a tentare l’allungo che è stato affiancato e, successivamente, superato da Richard Charapaz. Niente da fare per Nibali e Roglic che pagano gli sforzi della tappa di Ponte di Legno. L’ecuadoregno guadagna con questa azione 7″ su Nibali e Roglic.

18a Tappa

Secondo i pronostici era l’ultima tappa dedicata ai velocisti ed invece l’epilogo è stato un altro. In fuga dall’inizio del Giro Damiano Cima vince due volate in una: la prima, ristretta, tra i fuggitivi di giornata e la seconda sul gruppo in rimonta. Il veneto batte sul traguardo di Santa Maria di Sala Pascal Ackermann, che riesce a strappare la Maglia Ciclamino ad Arnaud Démare, e Simone Consonni. Per Cima prima vittoria al Giro d’Italia.

 
19a Tappa
E’ tornato tra i grandi Esteban Chavez ed é tornato con il suo sorriso e la sua voglia di vivere. L’ha fatto nella tappa n. 19 del Giro 102 sul traguardo di San Martino di Castrozza. Il colombiano è riuscito a scrollarsi di dosso i suoi compagni di fuga, dopo sette scatti, solo a pochi chilometri dal traguardo. Chiude al secondo posto uno sfortunato Andrea Vendrame terzo Amaro Antunes.
Chaves in conferenza stampa ha dichiarato: “Da quando sono arrivato secondo al Giro 2016, non ho avuto solo problemi fisici… Molte altre cose sono successe nella mia vita. La cosa più importante è che non ho mai mollato. Oggi è un sollievo. L’ultima salita è un riassunto dei miei anni difficili e un riassunto della vita: ho attaccato molte volte e ho creduto in me stesso per arrivare vincitore al traguardo”.
20a Tappa

L’ultima tappa di montagna incorona vincitore lo spagnolo Pello Bilbao. Per lui seconda vittoria in questa edizione.
A transitare per primo sulla Cima Coppi (Passo Manghen) è Fausto Masnada.
Tra i big grande prova della coppia Movistar, bene anche Vincenzo Nibali che però non riesce a far la differenza. Altro cedimento per Roglic che perde ancora in classifica generale. Per lo sloveno anche una penalizzazione di 10″ a causa di alcune spinte da parte dei tifosi.
Brutto episodio per il colombiano Miguel Angel Lopez caduto a causa di un tifoso. Lopez rialzatosi prontamente ha schiaffeggiato il colpevole prima di ripartire.

 

21a Tappa
L’americano Chad Haga ha vinto la cronometro di chiusura a Verona davanti ai belgi e compagni di squadra Victor Campenaerts e Thomas De Gendt
Haga in conferenza stampa ha dichiarato: “Questa è la mia prima vittoria nel WorldTour. Sono partito stamattina credendo davvero di poter vincere. Ho salvato le gambe in questi ultimi giorni. Guardando Roglic e Nibali in TV, ho dovuto convincermi che erano stanchi. È un’emozione enorme. Sono senza parole“.
L’ecuadoriano Richard Carapaz ha vinto il 102esimo Giro d’Italia difendendo il suo vantaggio nella crono finale e mantenendo 1’05” su Vincenzo Nibali, mentre Primoz Roglic ha ritrovato il terzo gradino sul podio a spese di Mikel Landa.
 
Richard Carapazha dichiarato: “Voglio godermi questa vittoria con mia moglie, i miei figli e parlare al telefono con i miei genitori. Sono molto orgoglioso di ciò che ho fatto e per il mio popolo. Sono felice di realizzare il mio sogno di vincere un grande giro. Non dobbiamo mai dimenticare i nostri sogni d’infanzia. Possono sempre diventare realtà con il duro lavoro e la determinazione. Nei miei quattro anni nel ciclismo europeo, ho capito che le opportunità devono essere colte. I trenta secondi che ho guadagnato nella Tappa 15 sono stati fondamentali. Ho approfittato del fatto che [Vincenzo] Nibali e [Primoz] Roglic si marcavano l’un l’altro. Ecco dove è stato deciso il Giro. Per me penso sia solo l’inizio”.
Conclusioni

Il Giro d’Italia è sempre il Giro d’Italia! Con i suoi pro e con i suoi contro ma già dopo un solo giorno mi manca.

Onore a Richard Carapaz che per me merita un bel 10 per come ha saputo conquistare e mantenere la Maglia Rosa fino alla fine. Nei prossimi anni non penso riuscirà a vincere così facilmente me potrà ambire a piccole corse a tappe e qualche classica.

Vincenzo Nibali (voto 8) ha centrato il podio chiudendo al 2° posto. Se non avesse esitato a Courmayeur attendendo una presa di posizione da parte di Roglic oggi parleremmo di un altro Giro.

Primoz Roglic (voto 6) arriva come il favorito e conquista tappa e maglia subito. Poi cerca in tutti i modi di disfarsene e ci riesce facendo arrivare la fuga di San Giovanni Rotondo. Vince anche la crono di San Marino e poi… Poi presenza insignificante per il resto della competizione.

Mikel Landa (voto 7,5) parte con i gradi da capitano ma si ritrova a fare il gregario di Carapaz. E’ il ciclista più in forma di tutti e lo fa vedere. Perde il podio per 8″ a causa dell’ultima cronometro. Eterna medaglia di legno!

Giulio Ciccone (voto 8) inizia questo Giro con l’obiettivo della Maglia Azzurra iniziale. La centra al primo colpo e la molla solo un giorno in favore del compagno di squadra Gianluca Brambilla. Sempre in fuga per conquistare punti preziosi. Centra la vittoria nella tappa più difficile quella con arrivo a Ponte di Legno.

Fausto Masnada (voto 8) sempre in fuga, conquista la vittoria di tappa a San Giovanni Rotondo e passa per primo sulla Cima Coppi. Protagonista in quasi tutte le tappe. Cosa chiedere di più?

Simon Yates (voto 5) parte come favorito insieme a Roglic. Dichiara di aver imparato dagli errori del passato ed invece la sua partecipazione si rivela un disastro. Peggiora il risultato della passata stagione. Siamo sicuri che sia un uomo da grandi corse a tappe?

Fuori dalla corsa

Il percorso (voto 7) durante la presentazione era sembrato molto duro nell’ultima settimana ed invece non è stato così. Troppe frazioni piatte nella prima parte, troppe cronometro e poche tappe decisive in salita. Speriamo che nella prossima edizione gli organizzatori ritornino ai vecchi fasti.

RAI Sport (voto 4,5) si salva dallo 0 perché le immagini trasmesse salvano la figuraccia causata dalle scelte scellerate degli ultimi mesi. Il trio De Luca, Petacchi/Garzelli e Genovesi è fuori luogo e le telecronache risultano noiose e ripetitive. Il Processo alla Tappa no comment! Fortunatamente al Tour ritorna Francesco Pancani!

 

 

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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