Si avvicina il Giro d’Italia e spesso molte persone, anche se non direttamente appassionate di ciclismo, iniziano a seguire la competizione, vuoi per patriottismo, vuoi per il rilievo mediatico dato dalla tv e dai giornali.
Spesso l’utente comune che segue una telecronaca non conosce nel dettaglio tutti i termini tecnici che vengono citati.
Lo scopo di questo articolo è di raccogliere i termini utilizzati e i modi di dire creando una sorta di “Dizionario/Glossario del Ciclismo”.
L’articolo verrà costantemente aggiornato soprattutto con le segnalazioni e/o richieste dei lettori. Nel caso in cui doveste trovare delle inesattezze e/o errori vi preghiamo di segnalarceli utilizzando la pagina “contattaci”.
Grazie e buona lettura
Dizionario Glossario del Ciclismo
A
A blocco o A tutta: si utilizza per indicare di aver percorso un determinato itinerari al massimo delle proprie possibilità.
Al gancio: si utilizza quando si è al massimo delle proprie possibilità.
Ammiraglia: E’ l’auto della squadra dove sono presenti il direttore sportivo, il meccanico e/o massaggiatore. Da qui il DS segue la corsa, guida i suoi uomini via radio oppure direttamente, affiancandoli in caso di fughe. Su di essa vengono trasportate le bici e le ruote di scorta, il materiale per i rifornimenti.
B
Bagarre: parola di origine francese entrata nel linguaggio ciclistico per indicare una fase tumultuosa di una gara talvolta sfruttata per tentare una fuga o per mantenere una posizione chiave in un finale di gara.
Bagnomaria: viene utilizzato per definire l’attegiamento del gruppo rispetto al fuggitivo/i tenendo controllato il ritardo per permettere un facile recupero prima del termine della tappa.
Battistrada: atleti che si portano fuori dal gruppo passando in testa alla corsa.
Bici in piedi: termine utilizzato dai meccanici delle squadre per definire la bicicletta completamente montata posta sul tetto dell’ammiraglia; solitamente a disposizione dei capitani o dei gregari più importanti.
Bidon: termine francese che internazionalmente indica le borracce. In qualsiasi gara europea potreste sentire i tifosi chiedere ai corridori: “Bidon! Bidon!“.
Bidon Collé: termine francese che indica l’azione in cui il corridore si avvicina all’ammiraglia per farsi passare una borraccia dal direttore sportivo rimanendo attaccato alla stessa sfruttando la spinta per qualche centinaio di metri. Pratica non prevista dal regolamento e spesso sanzionata dalle giurie.
Borsa del freddo: tutti i ciclisti sistemano nella propria ammiraglia una borsa che contiene gli indumenti per coprirsi in caso di pioggia, vento, freddo (mantelline, giacche, manicotti, guant, ecc.).
C
Carovana: l’insieme dei veicoli pubblicitari che anticipano il passaggio nelle grandi corse a tappe.
C.E.R.A.*: acronimo di Continuous Erythropoietin Receptor Activator in italiano “attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina” : è un farmaco utilizzato dal 2007 sui pazienti con insufficienza renale e costretti alla dialisi. Dal 2008 è balzato agli onori delle cronache sportive perché utilizzato da alcuni ciclisti come doping. Inizialmente difficile da trovarsi nelle analisi, è anche conosciuto come EPO di terza generazione.
Chilometro zero: è la reale linea di partenza utilizzata sopratutto nelle grandi corse a tappe.
Chiudere il buco: azione che permette di raggiungere i fuggitivi aumentando l’andatura del gruppo.
Classiche delle Ardenne: é il nome con cui vengono identificate 3 classiche del nord che si corrono tra le Ardenne e il Limburgo. Le gare, in ordine cronologico di svolgimento, sono: Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi – Bastogne – Liegi.
Corona: é la ruota dentata più grande degli ingranaggi. Tale termine è stato preso anche nel ciclismo per indicare l’ingranaggio più grande della trasmissione del moto dai pedali alla ruota. Nella bicicletta il sistema di trasmissione presenta due ruote dentate: una corona sui pedali e un pignone sulla ruota collegati da una catena.
Criterium: manifestazione che si svolge all’interno di un circuito.
Cronoman: specialista delle prove contro il tempo.
Cronometro: tappa o gara che si svolge con una prova contro il tempo: Può differenziarsi tra individuale o a squadre.
Cronoprologo: Breve cronometro disputata in avvio di una corsa a tappe.
Cronoscalata: prova contro il tempo che si disputa lungo un percorso in salita.
Cima Coppi: la vetta più elevata (altitudine) del Giro d’Italia.
D
Dente o strappo: salita dalle ridotte dimensioni chilometriche.
Doping: l’uso (o abuso) di sostanze o medicinali con lo scopo di aumentare artificialmente il rendimento fisico e le prestazioni dell’atleta.
Dorsali: sono i numeri di gara indossati sulle spalle dei corridori.
Doyenne: la Decana. Soprannome della Liegi – Bastogne – Liegi.
DS – Direttore Sportivo: E’ la figura che prepara uno schema di allenamento, studia gli avversari prima della gara inventandosi una tattica di corsa, e colui che segue le corse in macchina “Ammiraglia”.
Dynepo*: è un farmaco costituito in base ad una molecola di eritropoietina. È considerata EPO di seconda generazione. Famoso il caso di Rasmussen al Tour de France 2007.
E
Eritropoietina o EPO*: è un ormone glicoproteico prodotto negli esseri umani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello, che ha come funzione principale la regolazione dell’eritropoiesi (produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo). L’utilizzo di farmaci contenenti l’ormone è stato anche impiegato come sostanza dopante sfruttando la sua capacità di aumentare il numero di eritrociti anche in soggetti sani, come gli atleti, al fine di aumentare il trasporto di ossigeno ai tessuti (specie quello muscolare scheletrico e cardiaco) e di migliorare quindi la performance sportiva.
F
Fare l’andatura: E’ l’azione in cui le squadre mandano in testa al gruppo i gregari per fare dettare il ritmo e la velocità di gara e creando l’andatura ideale qualora il proprio capitano volesse tentare un’azione personale.
Fare la corsa: Significa sostanzialmente che tutta la squadra lavora per uno scopo, in genere si “fa la corsa” per il capitano, per farlo vincere.
Fare l’elastico: é l’azione che si compie perdendo contatto dal gruppetto o dal gruppo, per poi riaccodarsi, e staccarsi di nuovo, e riaccodarsi.
Finisseur: ciclista le cui caratteristiche si adattano agli arrivi posti al culmine di una breve salita.
Flamme Rouge: termine francese che internazionalmente indica la bandierina rossa posta sotto lo striscione l’ultimo chilometro di gara.
Fotofinish: tecnica fotografica ch,e attraverso un’apposita apparecchiatura, permette di stabilire il vincitore di una corsa quando all’arrivo due o più ciclisti arrivano sulla linea del traguardo contemporaneamente.
Frustata:quando nella parte anteriore del gruppo c’è un rallentamento nella parte posteriore avviene uno stop. Quando si riprende con la stessa andatura i ciclisti rimasti indietro sono costretti a scatta e allungare per non perdere il contatto.
G
Garibaldi: libro utilizzato nelle corse a tappe, chiamato così soprattuto per il Giro d’Italia, dove si trovano le informazioni relative alle singole tappe ed in particolare l’altimetrial delle tappe da affrontare, le cronotabelle, la segnalazione degli ultimi chilometri di ogni tappa ecc.
Grande Boucle: alias Tour de France.
Grimpeur o scalatore: il ciclista che si adatta alle tappe che affrontano percorsi in salita.
Gregario: è il ciclista che si mette a disposizione del proprio capitano. Può distinguersi tra il delfino che è il gregario per l’uomo di classifica e l’apripista che è il cilista che pilota il velocista nelle volate.
GPM: acronimo di “Gran Premio della Montagna” traguardo posto su alcune vette delle corse a tappe utilizzato per l’attribuzione dei punti per la “classifica del miglior scalatore”.
H
Hors Catégorie: termine francese utilizzato, soprattutto durante il Tour de France, per indicare le salite più impegnative (es. Mont Ventoux, Alpe d’Huez, Tourmalet).
K
Kermesse: gara dalle ridotte dimensioni chilometriche
I
L
Limare (stare a ruota): cercare di stare più vicino possibile alla ruota di chi sta davanti per sfruttare la scia.
M
Maglia nera*: era il simbolo dell’ultimo classificato nella competizione ciclistica del Giro d’Italia e molto ambito dai ciclisti che non avevano altre occasioni per mettersi in mostra e per conquistare il cospicuo premio in denaro che garantiva al traguardo finale. Fu assegnata tra il 1946 e il 1951. L’abilità della maglia nera stava anche nel fatto che doveva, oltre a non farsi “scoprire” dall’avversario diretto, arrivare al traguardo entro il tempo massimo. La maglia nera fu poi abolita a partire dal 1952 in seguito alle proteste dei corridori, i quali ritenevano che la lotta per conquistarla desse luogo a spettacoli indecorosi che con lo sport non avevano nulla a che fare. Il termine di maglia nera è passato poi per estensioni in molti altri contesti a indicare l’ultimo classificato, spesso dandogli una connotazione negativa e a volte anche goliardica. Solo dal 2008 l’RCS ha reintrodotto la maglia nera indicandola sul numero di gara.
Maltodestrine: Sono integratori composti da carboidrati “complessi” (polisaccaridi) in cui sono presenti numerose molecole di destrosio da cui è composta che permettono di essere digerite e assorbite molto rapidamente. Vengono utilizzate per fornire un supporto energetico durante l’attività, ottimizzare il recupero del glicogeno, e facilitare il recupero dopo l’esercizio.
Mangia e bevi: percorso composto da salite e discese di pochi chilometri.
Musette: termine francese utilizzato, soprattutto durante il Tour de France, per indicare la sacca del rifornimento che i massaggiatori passano ai ciclisti.
N
Nesp: Darbepoetina una proteina sintetica che stimola la produzione dei globuli rossi del sangue. E’ un farmaco per la cura dei malati di reni, alcuni tipi di tumore, i dializzati e le anemie. Soprannominata la “Super-Epo” è più costosa ma dieci volte più efficace. Gli effetti si hanno entro otto giorni dall’iniezione e comportano l’aumento dei globuli rossi e quindi maggior apporto di ossigeno ai muscoli.
O
Operación Puerto*: è il nome dato all’indagine spagnola relativa al doping sportivo effettuata tra il febbraio e il maggio 2006. Il processo è tutt’ora in corso. I principali accusati sono Eufemiano Fuentes, medico di diverse squadre ciclistiche, e Manolo Saiz, al momento dell’arresto direttore sportivo della squadra Liberty Seguros. Secondo l’accusa Fuentes e Saiz erano a capo di una organizzazione che si dedicava alla gestione di autoemotrasfusioni, alla vendita di sostanze dopanti, quali EPO, ormoni della crescita, anabolizzanti, e alla pianificazione del loro utilizzo. È importante sottolineare che da questa indagine non sono emersi solo nomi di ciclisti (come la maggior parte della stampa ha voluto far credere), ma che in realtà si parla anche di calciatori spagnoli, giocatori di pallamano, tennisti ed automobilisti, i cui nomi però sono rimasti nell’oscurità.
P
Passaporto biologico: è una tecnica antidoping introdotta dalla WADA che consiste nel tracciamento nel tempo dei parametri ematici dell’atleta. La squalifica per doping dell’atleta incorre nel caso in cui vengano rilevati andamenti anomali e ingiustificati (es. picchi inattesi anche al di sotto delle precedenti soglie di doping) di tali parametri rispetto al profilo tipico dell’atleta. È dunque una tecnica indiretta che non rileva la presenza/assunzione diretta del farmaco dopante, ma individua gli effetti anomali che tali sostanze inducono sull’organismo smascherandone così l’assunzione sul breve, medio e lungo termine. La tecnica, dagli alti costi implementativi/gestionali, attualmente è in grado di rilevare indirettamente assunzioni solo di farmaci che agiscono sui parametri ematici (es. eritropoietina e CERA), per tutti gli altri farmaci rimane d’obbligo il controllo incrociato sangue/urine anche se è previsto nell’intero protocollo del passaporto biologico, ma non ancora applicato, il tracciamento steroideo e endocrinologico. Il protocollo è stato adottato in primis dall’UCI nel mondo del ciclismo.
Passista: ciclista con caratteristiche che gli permettono in pianura di spingere rapporti duri e tenere per lunghi tratti alte velocità
Pedalata rotonda: spingere e tirare con armonia, con eleganza, con fluidità, con sincronia fra le due gambe, con movimento rotatorio naturale, con coordinazione neuromuscolare, cercando l’equilibrio fra muscoli protagonisti e antagonisti.
Peloton: termine francese che internazionalmente che indica il gruppo.
Pignone: è la ruota dentata più piccola del sistema corona-pignone i cui denti sono progettati per agganciare una catena di trasmissione. Nella bicicletta il sistema di trasmissione presenta due ruote dentate: una corona sui pedali e un pignone sulla ruota collegati da una catena. Solitamente una bicicletta è dotata di più pignoni di diversa grandezza.
Pistard: ciclista che si cimenta nelle competizioni su pista.
Pot belge: è una mistura di droghe (cocaina, eroina, caffeina, anfetamine e altri analgesici) utilizzata dai ciclisti fino al 2006; anno in cui venne alla ribalta con il processo legato al caso “Cahors affair“.
Q
R
Rampa: salita dalle pendenze elevate.
Rapportino: salire con agilità utilizzando un rapporto non troppo duro.
Risciacquo: Tratto di strada poco impegnativo posto tra due tratti duri.
S
Salbutamolo (o albuterolo): farmaco che viene utilizzato per ridurre il broncospasmo in alcune condizioni patologiche quali l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Salito alla ribalta della cronaca per casi di doping (Froome, Ulissi, Petacchi ecc.). La sostanza è sia stimolante che anabolizzante.
Scatto: E’ l’azione compiuta da uno o più ciclisti nel fuoriuscire dal gruppo avvantaggiandosi
Scia: Fenomeno fisico che permette al ciclista che si posiziona dietro ad un altro corridore di faticare meno di chi sta avanti. Chi sta a ruota riceve un minor attrito con l’aria, fatica di meno e diminuisce il numero di pedalate.
Scollinare: termine utilizzato nel momento in cui un i ciclisti terminano la salita e affrontano il tratto successivo.
Sprinter o velocista:ciclista le cui caratteristiche permettono di sprigionare un’elevata potenza negli ultimi metri di corsa regli arrivi in volata.
Stare a ruota: azione in cui un ciclista rimane dietro ad un altro corridore per poterne sfruttare la scia
Succhiaruote: termine con cui si identifica il ciclista che sta sempre in scia e sfrutta puntualmente il lavoro degli altri.
Suiveur: è la persona che segue un ciclista per professione (vedi direttore tecnico, giornalista) o per passione sportiva durante le gare.
T
Tende ipobariche o ipossiche – sono degli ambienti a cui viene collegato un generatore in grado di ridurre, in maniera graduale, la quantità di ossigeno nell’aria immessa all’interno della tenda o della camera. Molti modelli hanno un comando che permette di simulare quote molto elevate, fino a oltre 6100 metri. Ancora non è stata considerata come tecnica di doping. La Wada non si è pronunciata perché ad oggi non è stato dimostrato che le suddette pratiche migliorino le prestazioni artificialmente o mettano a rischio la salute dell’atleta. In Italia è vietato utilizzarle poiché considerato reato penale.
Treno o trenino: l’insieme dei corridori che si mettono in testa a tirare per favorire il proprio capitano. Utilizzato soprattutto per gli arrivi in volata.
U
V
Ventaglio: fenomeno caratterizzato quando il vento incrocia non frontalmente i ciclisti.
Volata o sprint: l’arrivo di gruppo tra i contendenti al successo finale di una tappa.
W
WADA*: acronimo di World Anti-Doping Agency (WADA) è una fondazione creata per volontà del Comitato olimpico internazionale (CIO) coordinare la lotta contro il doping nello sport.
Watt: unità di misura utilizzata nel ciclismo per esprimere la potenza che un ciclista è in grado di sprigionare in un intervallo di tempo.
Y
Z
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Fonti: *Wikipedia;