Domani Penne – Gualdo Tadino 10a tappa del Giro d’Italia 2018 – Omaggio alle vittime di Rigopiano

 

Riprende domani il Giro d’Italia 2018, dopo la seconda giornata di riposo, con la frazione Penne – Gualdo Tadino. Quella di domani sarà la frazione più lunga del Giro 101 con ben 244 km (inizialmente erano previsto 239 km) e 3.000 mt di dislivello. La tappa attraverserà l’Appennino da sud verso nord percorrendo brevi salite pedalabili e ben 3 GPM:  “Fonte della Creta” (2a categoria), “Bruzzolana” (3a categoria) e “Annifo” (4a categoria). La salita verso “Fonte della Creta” sarà lunga 20 km e scollina da un versante inedito del Gran Sasso; prevede il passaggio da Rigopiano in omaggio alla vittime del disastro del 18/01/2017.

ll Giro d’Italia è anche fautore del ricordo e renderà qui omaggio alle vittime del recente disastro nella frazione di Rigopiano. Era il 18 gennaio 2017 quando un’intensa nevicata, e forse anche scosse telluriche, causarono una gigantesca valanga che, staccatasi dal Monte Siella, travolse con neve e detriti vari l’albergo Rigopiano. Nella tragedia persero la vita ventinove persone fra ospiti e personale, mentre undici riuscirono a salvarsi. È stata la slavina che ha causato il maggior numero di vittime dal 1916 in Italia e, dal 1999, in Europa. Un evento luttuoso che ha fortemente scosso l’opinione pubblica.

Gli ultimi chilometri sono rettilinei fino a 1.500 m dall’arrivo dove il tracciato corsa compie alcune curve ad angolo retto fino ai 750 m dall’arrivo nel rettilineo finale (leggermente curvo fino ai 500 m).


Questa mattina una delegazione del Giro d’Italia si è recata a Rigopiano, nel comune di Farindola, dove il 18 gennaio 2017 una slavina travolse un hotel, causando 29 vittime.

Ai piedi della stele che commemora le persone che hanno perso la vita in quell’occasione sono stati deposti mazzi di fiori, alla presenza dei rappresentanti del “Comitato vittime di Rigopiano”, della Direzione del Giro d’Italia e del corridore abruzzese Giulio Ciccone.

Giulio Ciccone, corridore abruzzese della Bardiani-CSF che sta partecipando al Giro 2018, ha presenziato alla commemorazione in rappresentanza di tutti i colleghi: “Per me pedalare domani su questa salita sarà ancor più importante che l’arrivo di ieri al Gran Sasso. Conosco bene questa strada per averla percorsa moltissime volte in allenamento ma non ci ero mai più tornato dopo la tragedia. Ricordavo una fontana presso la quale mi fermavo spesso a rinfrescarmi e oggi ho visto che anche quella non c’è più. Ricordo benissimo quella sera: ero a casa con i miei genitori e quando ho sentito la notizia al telegiornale, mi sembrava impossibile che una cosa del genere fosse successa a due passi da casa. Domani mi impegnerò al massimo, su questa salita, per onorare le vittime”.

Stefano Allocchio, Direttore di Corsa del Giro, ha ricordato come la Corsa Rosa sia, da sempre, un fatto non solo di sport, ma anche di costume e di storia: “In questi momenti il nostro evento propone con la sua forza mediatica alla riflessione e al ricorso fatti ed episodi che esulano dall’ambito sportivo ma che coinvolgono la coscienza e il dolore di tutti. Qui mi faccio interprete dei sentimenti e della commozione di tutto il Giro d’Italia per onorare la memoria delle vittime e il lutto delle loro famiglie per questa triste e drammatica vicenda”.

Stefano Allocchio e Giulio Ciccone depositano due corone di fiori ai piedi della stele commemorativa. Fonte foto: Comunicato Stampa RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

Il portavoce del Comitato vittime di Rigopiano ha aggiunto: “Ringraziamo il Giro d’Italia per questo momento che ridà fiato alla nostra voce. Sappiamo che i Procuratori stanno svolgendo un ottimo lavoro e speriamo si arrivi presto a un processo che possa fare chiarezza sulle responsabilità di quanto avvenuto. Noi chiediamo solo due cose: verità e giustizia. Anche se nemmeno queste potranno ridarci i nostri cari”.

Maurizio Formichetti, promoter delle tappe abruzzesi del Giro: “Era doveroso che il Giro e lo sport in generale tributassero un ricordo a queste persone. La corsa quest’anno passa in Abruzzo soprattutto per questa ragione e per stare vicini ai famigliari, dimostrando una volta in più il suo profondo spirito di aggregazione”.

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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