Ciccone vince da leone! Il ventunenne della Bardiani conquista la 10^ tappa del Giro d’Italia 2016

La decima tappa partita, questa mattina, da Campi di Bisenzio verso Sestola 219 km ci ha regalato la prima vittoria da professionista del ventunenne Giulio Ciccone (Bardiani CSF) che ha vinto, in solitaria, dopo una splendida azione staccando i compagni di squadra al termine del GPM di Pian del Falco. Chiudono al secondo e terzo posto  Ivan Rovny (Tinkoff) e Darwin Atapuma (BMC Racing Team).

Giulio Ciccone, a braccia alzate, nella sua prima vittoria da pro. Fonte foto: Comunicato stampa RCS-Gazzetta dello Sport

La tappa ha rilevato un ritmo di gara elevato sin dai primi chilometri. I primi a provare la fuga sono:  Damiano Cunego (NIPPO – Fantini), Johan Van Zyl (Dimension Data), Vegard Stake Laengen (IAM Cycling) ed Eugenio Alafaci (Trek – Segafredo) ma il gruppo annulla subito. Tenta anche Jack Bobridge (Trek – Segafredo) ma risulta invano anche il suo tentavo.

Solo sul Passo della Collina provano ad attaccare Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani – CSF) e  Giovanni Visconti (Movistar). Alla coppia si aggregano anche  Nicola Boem (Bardiani – CSF) e Przemyslaw Niemiec (Lampre – Merida). Landa perde contatto a causa di problemi gastrointestinali, comparsi la sera prima, e al km 66 sarà costretto al ritiro.

Sulla salita di Pietracolora escono dal gruppo Darwin Atapuma (BMC), Damiano Cunego (NIPPO – Fantini) e Giulio Ciccone (Bardiani – CSF), Stefano Pirazzi (Bardiani – CSF), Guillaume Bonnafond (Ag2r La Mondiale), Riccardo Zoidl (Trek – Segafredo), Georg Preidler (Giant – Alpecin), Egor Silin (Katusha),  Nathan Brown (Cannondale) e Ivan Rovny (Tinkoff). Il gruppetto collabora cercando di raggiungere i 3 uomini al comando. Nel gruppo maglia rosa la Etixx – QuickStep  prende in mano la situazione cercando di contenere il vantaggio dei fuggitivi vista la presenza in fuga di Stefano Pirazzi, che per diversi chilometri, è stato maglia rosa virtuale.

All’inizio della salita dell’impegnativa del GPM di prima categoria di Pian del Falco Preidler prova ad andarse in solitaria ma, nel tratto più duro, viene ripreso da Ciccone, Cunego e Pirazzi. Damiano Cunego riesce a passare per primo sul GPM e a riconquistare la Maglia Azzurra.

Nel gruppo l’Astana si porta davanti a dettare l’andatura mettendo la maglia rosa Brambilla, Ryder Hesjedal e Sergei Firsanov (Gazprom – Rusvelo). Brambilla continua a salire del suo passo riuscendo a recuperare con una discesa da manuale che permette di rientrare nel gruppo dei migliori. Dal gruppo di Nibali e Valverde prova il colpaccio Andrey Amador cercando di conquistare la Maglia Rosa.

Ciccone riesce a distanziare il compagno di squadra e Cunego in discesa e ad involarsi da solo sul traguardo.  Zakarin seguito da Formolo prova ad uscire dal gruppo ma vengono ripresi da Jungels che si mette in testa a tirare. Valverde riesce a guadagnare 4 secondi su Nibali scattando ai 500 mt da traguardo. Con 13 minuti di ritardo è Dumoulin è la delusione della giornata.

La Maglia Rosa Gianluca Brambilla si è sacrificato mettendosi al servizio di Bob Jungels per mantenere il primato in casa Etixx – Quick-Step. È il secondo lussemburghese in Rosa nella storia della corsa, sessant’anni dopo Charly Gaul.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
  • Maglia Rossa, André Greipel (Lotto Soudal)
  • Maglia Azzurra, Damiano Cunego (Nippo – Vini Fantini)
  • Maglia Bianca, Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
 

Giulio Ciccone: “Oggi è il giorno più bello della mia vita. Non mi sembra vero, è come se fossi in una bolla. Finalmente ho ottenuto la mia prima vittoria da professionista. È la dimostrazione di come la nostra squadra sia una grande famiglia. Devo ringraziarli tutti, in particolar modo Nicola Boem che si è sacrificato per me. Spero di averlo ripagato per la fiducia riposta in una mia vittoria mentre tirava la fuga. Che giornata meravigliosa!”.

Bob Jungels: “Non capita spesso nel ciclismo che il primo in classifica lavori per il secondo. Quello che oggi ha fatto [Gianluca] Brambilla è incredibile. Si è staccato, è riuscito a rientrare ed ha tirato a fondo da li in poi. Non ci posso credere. Questo è uno dei migliori giorni della mia vita. Non siamo solo una squadra, siamo un gruppo di amici. Fin’ora abbiamo avuto tre corridori in Maglia Rosa, il primo è stato Marcel Kittel. Abbiamo ottenuto più di quanto ci aspettavamo. Io sicuramente non immaginavo tutto questo”.

Damiano Cunego: “Questa maglia è il mio obiettivo principale. Ho corso per conquistarla oggi, così come avevo fatto una settimana fa, ma oggi ho speso molta energia a caccia di punti. La nostra fuga è durata a lungo… Ho un po’ di rimpianti perché ho dovuto spendere per vincere i traguardi in cima alle salite e non mi sono sentito benissimo negli ultimi dieci chilometri. È stato difficile arrivare fino in fondo. I prossimi due giorni non saranno decisivi per la Maglia Azzurra ma dovrò andare ancora in fuga nelle tappe successive del Giro per difendere il mio vantaggio”.

Domani 11a tappa da Modena ad Asolo per un totale di 227 km. La prima parte totalmente pianeggiante fino ai piedi di Asolo di circa 200 km la  seconda molto più complessa e articolata che porta all’arrivo.

Dopo Maser si affronta la salita breve ma molto impegnativa della Forcella Mostaccin (fino al 16%), con successiva discesa impegnativa e a tratti ristretta che porta alle colline di Monfumo e Castelcucco con una serie di saliscendi che immette sulla salita finale di Asolo.

A 5 km dall’arrivo si sale ad Asolo con una rampa di 1 km attorno al 7% che immette nel centro storico attraverso una porta medievale e un tratto in pavé. Segue una veloce discesa su strada larga che termina all’ultimo km. Ultima curva a 900 m e quindi lungo rettilineo leggermente arcuato su asfalto perfettamente livellato.

Fonte: RCS – Gazzetta dello Sport
Fonte: RCS – Gazzetta dello Sport

 

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

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