Incredibilmente Ciolek! E’ sua la Milano-Sanremo!

Ma quale Primavera? Quest’anno la Milano-Sanremo può essere battezzata come la “Classicissima d’Inverno! Oggi sembrava il Giro di Lombardia!

Questa 104^ edizione sicuramente passerà alla storia per il maltempo che ha costretto la direzione di corsa a stravolgere il percorso. Questo inizio di stagione è stato segnato sicuramente dalle brutte condizioni meterologiche che hanno determinato l’annullamento di importanti gare come il GP di Lugano e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne.

La gara inizia alle 9,50 sotto la cornice del Castello Sforzesco coperto da  un cielo grigio che non promette nulla di buono.

Già dal Km 6 tentativo di fuga che va in porto con Lastras, Bak, Rosa, Montaguti, Fortini e Belkov. Il gruppetto in fuga riesce a raggiungere un vantaggio massimo di 10′ 55”.

L’organizzazione decide subito di neutralizzare la corsa fino al Km 160 (località Arenzano). Ad Ovada (Km 117) i corridori vengono fatti salire sui bus delle squadre e trasferiti, utilizzando l’autostrada, ad Arenzano saltando quindi il Passo del Turchino.

Verso le 14.00 cambia nuovamente il tracciato: partenza prevista da Cogoleto alle ore 15.00 cancellando anche “Le Manie”, per molti punto chiave di questa gara. Mancheranno 85 Km dall’arrivo con i battistrada che ripartiranno con un vantaggio di 7′ 10” dopo circa 2 ore e mezzo di pausa.

A Cogoleto le condizioni meteo non cambiamo: piove forte e c’è molto freddo. Durante la sosta i corridori hanno fatto una doccia tiepida e si sono cambiati e rifocillati.

Non riparte uno degli uomini più attesi oggi: Tom Boonen e dopo qualche chilometro dalla ripresa si ritira anche Matthew Goss. Al km 75 Cavendish rimane un po’ attardato ma riesce a rientrare sfruttando la scia delle ammiraglie.
Il gruppo inseguitore prende subito in mano la ricorsa agli uomini in fuga e guadagna secondi, chilometro dopo chilometro. Quando mancano 74 km dal traguardo si stacca Fortin dagli uomini in fuga. A meno 48 Km dal”arrivo fora Modolo. Dopo circa un chilometro indecisione in testa al gruppo di fuga; infatti, non tira più nessuno dopo che Francesco Gavazzi si è staccato. Nibali arretra in zona ammiraglia per cambiarsi. Viene fermato Gavazzi per tentare il rientro in gruppo del campione siciliano.  Ai 45 km dall’arrivo Nibali si ferma per indossare la mantellina ma è solo;  dopo qualche chilometro anche per lui sarà ritiro.

Si riduce il gruppo dei fuggitivi. Rimangono in testa solo Belkov, Bak e Rosa. Ai meno 31 dall’arrivo viene annullata la fuga. Mancano 27 km dal traguardo e Farrar rimane coinvolto in una caduta.

All’inzio della Cipressa in diversi tentano l’allungo e il gruppo perde un altro dei favoriti:  Boasson Hagen che non riesce a tenere il ritmo di gara e si stacca. All’inizio della discesa il primo a tentare l’allungo è il campione del mondo Gilbert seguito a ruota da Chavanel. Il tentativo risulta essere vano poiché vengono presto ripresi. Nuovo manovra questa volta portata avanti da Stannard, Vorganov e Chavanel che riescono subito a guadagnare 50 mt.  Desistono nell’inseguimento Gilbert e Roelandts rialzandosi sui pedali.

A 13 Km dall’arrivo il vantaggio del terzetto è di 27” mentre nel gruppo inseguitore è la Cannondale a guidare la rimonta.

Sulla salita del Poggio è Stannard a provare il forcing seguito a ruota da Chavanel. Dal gruppo esce Iglinsky che riprende Vorgan e si lancia all’inseguimento della coppia in  testa alla corsa. Ai meno 8 km dall’arrivo il vantaggio aumenta fino ai 34”. Adesso prendono in mano l’inseguimento Moser e Sagan. Mancano 7 km ed  è Luca Paolini ad uscire dal gruppo. Ai meno 6,2 è la volta di Cancellara con Sagan e Ciolek pronti all’inseguimento. Al termine della discesa del Poggio i fuggitivi vengono ripresi e si forma un gruppo di sei ciclisti: Sagan, Cancellara, Paolini, Chavanel, Ciolek e Stannard.

Ai meno 2,2 Km dal traguardo Sagan prova a giocare d’anticipo ma Cancellara è pronto a chiudere subito. Entrati nell’ultimo chilometro si capisce che sarà volata a ranghi ridotti. Parte prestissimo Sagan per bloccare l’avanzata di Chavanel ma è il tedesco Ciolek, con una splendida progressione, a battere tutti in volata di mezza ruota.

Ordine d’arrivo completo

Grande prova del tedesco, l’uomo che non ti aspetti, che riesce a vincere sapendo aspettare e beffando gli altri sul finale come le ultime edizioni ci insegnano. Il favorito numero uno, Peter Sagan, esce come sconfitto numero uno da questa giornata. Uno degli errori è stato sicuramente l’utilizzo di un rapporto troppo duro negli ultimi 100 mt e forse partito troppo sicuro questa mattina della conquista del successo finale. Servirà da lezione per il giovane campione sloveno  da sfruttare nelle prossime occasioni.

Come dicevamo all’inizio di questo articolo l’edizione 104  passerà alla storia per diversi motivi:

– prima volta nella storia della corsa per la partecipazione alla gara di un ciclista sudafricano di colore: Songezo (MTK-QHUBEKA);

– prima volta alla Milano-Sanremo di una squadra Africana: MTK-QHUBEKA;

– prima volta che un ciclista di una squadra Africana vince la Milano-Sanremo.

Giallo nelle dichiarazioni di Tom Boonen dopo il ritiro. Pare abbia fatto delle accuse nei confronti dell’organizzazione durante un’intervista della tv belga. Secondo il campione belga circa 100 corridori si sarebbero ritirati prima della sosta ma non era stato formalizzato e quindi molti hanno ripreso il via.

Infine un plauso a tutti i 200 partecipanti che,  con queste condizioni meteo, sono da definire  “eroici” e ci hanno regalato come sempre grandi emozioni.

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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