20 anni senza Marco Pantani

Il 14 febbraio, giorno in cui il mondo celebra il cupido di San Valentino, il mio pensiero non può che volare altrove, verso quel “grande” Marco Pantani, il Pirata che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di ogni appassionato di ciclismo.

Sono già passati vent’anni, ma il ricordo di quel tragico giorno del 2004, quando il Pirata,  venne ritrovato senza vita nella stanza D5 del residence “Le Rose” di Rimini, continua a sussurrare la sua saga. L’autopsia rivelò la drammatica verità di un edema celebrale e polmonare provocato da un’overdose di cocaina. Da allora, si sono tessute molteplici narrazioni attorno alla sua figura, divisa tra chi lo dipingeva come una vittima delle sue stesse debolezze e chi gridava al complotto. Le inchieste si sono susseguite, ma la verità, come spesso accade nelle tragedie umane, è sfuggita alle reti della certezza. La Cassazione, con la sua sentenza, ha concluso il capitolo, ma il mistero di Marco Pantani rimane un’ombra sulla storia del ciclismo italiano.

Che destino crudele per un campione che aveva fatto fiammeggiare di nuovo la fede del popolo italiano nel ciclismo! Marco non era solo un uomo di numeri e prestazioni, era l’essenza stessa della passione, del cuore, dell’istinto. Il Pirata conquistava il pubblico con le sue gesta eroiche, con le sue imprese audaci. Anche nei momenti più bui della sua carriera, dalle ferite agli incidenti, fino allo sciagurato epilogo di Madonna di Campiglio nel 1999, il popolo del ciclismo è rimasto al suo fianco, fedele e compassionevole.

Ma l’anima sensibile di Marco, schiacciata dalla pressione mediatica implacabile, si è persa in quel buio senza fine. L’accanimento dei giornalisti, la voragine dell’opinione pubblica, hanno reso il suo calvario ancora più doloroso, più inesorabile.

Ogni anno, in questi giorni di anniversario, emergono nuove speculazioni, nuovi pettegolezzi, come carne da macello per i sensazionalisti di turno. Ma lasciate che il Pirata riposi in pace, finalmente!

Io, Marco, voglio ricordarlo per le sue gesta, per le sue imprese leggendarie che hanno incantato e ispirato generazioni di appassionati. Non smetterò mai di ringraziarlo per aver acceso la fiamma del mio amore per questo meraviglioso sport! Che la sua memoria continui a illuminare il cammino dei ciclisti, vecchi e nuovi, in eterno.

Una breve sintesi per chi non ha conosciuto Marco Pantani.

Marco romagnolo puro sangue nasce a Cesena il 13 gennaio 1970 professionista dal 1992 al 2003.
Nel corso della sua carriera ottiene 19 vittorie vincendo un Giro d’Italia, un Tour de France e una medaglia di bronzo ai mondiali del 1995

Per l’immaginario collettivo e per i fan era semplicemente “il Pirata” entrato nella storia del ciclismo per aver vinto, nel 1998, Giro e Tour nello stesso anno. L’ultimo ciclista a fare la doppietta dopo campioni del calibro di Coppi, Merckx, Indurain ecc.

Ad una tappa dal termine del Giro d’Italia 1999, con la maglia rosa sulle spalle, venne fermato a seguito di un valore di ematocrito al di sopra del consentito. Fu l’inizio del suo declino.

Ritorna nuovamente alle corse nel 2000 vicendo 2 tappe al Tour de France e battendo un giovane Lance Armstrong.

Negli anni successivi non riusci più ad essere incisivo a causa della depressione e si ritirò nel 2003. Morì a Rimini il 14/02/2004.

Dal 2004 il Giro d’Italia, in suo onore, assegna ad una cima il titolo di “Montagna Pantani”.

Ricordiamo alcune sue vittorie:

1994 (Carrera-Tassoni, due vittorie)
14ª tappa Giro d’Italia (Lienz – Merano)
15ª tappa Giro d’Italia (Merano – Aprica)

1995 (Carrera-Tassoni, tre vittorie)
9ª tappa Tour de Suisse (La Punt  – Flumserberg)
10ª tappa Tour de France (Aime/La Plagne – L’Alpe d’Huez)
14ª tappa Tour de France (Saint-Orens-de-Gameville – Guzet-neige)

1997 (Mercatone Uno-Wega, due vittorie)
13ª tappa Tour de France (Saint-Étienne – L’Alpe d’Huez)
15ª tappa Tour de France (Courchevel – Morzine)

1998 (Mercatone Uno-Bianchi, dieci vittorie)
4ª tappa, 1ª semitappa Vuelta a Murcia (Murcia – Morron de Totana)
14ª tappa Giro d’Italia (Schio – Piancavallo)
19ª tappa Giro d’Italia (Cavalese – Montecampione)
Classifica generale Giro d’Italia
11ª tappa Tour de France (Luchon – Plateau de Beille)
15ª tappa Tour de France (Grenoble – Les Deux Alpes)
Classifica generale Tour de France
1ª prova À travers Lausanne
2ª prova À travers Lausanne
Classifica generale À travers Lausanne

1999 (Mercatone Uno-Bianchi, sette vittorie)
4ª tappa Vuelta a Murcia (Murcia – Aledo)
Classifica generale Vuelta a Murcia
2ª tappa Settimana Catalana de Ciclisme (Lloret de Mar – Castelló d’Empúries)
8ª tappa Giro d’Italia (Pescara – Gran Sasso d’Italia)
15ª tappa Giro d’Italia (Racconigi – Oropa)
19ª tappa Giro d’Italia (Castelfranco Veneto – Alpe di Pampeago)
20ª tappa Giro d’Italia (Predazzo – Madonna di Campiglio)

2000 (Mercatone Uno-Albacom, due vittorie)
12ª tappa Tour de France (Carpentras – Mont Ventoux)
15ª tappa Tour de France (Briançon – Courchevel)

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Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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