Vincenzo Nibali “spettacolare” nella Tappa Regina del #Giro100

Lo “Squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) ha vinto la sedicesima tappa, Tappa Regina del 100º Giro d’Italia, da Rovetta a Bormio di 222 km. L’azione del siciliano partita sull’ultima ascesa l’Umbrailpass/Giogo di S. Maria ha portatato la prima vittoria italiana nell’edizione del Centenario e la settima al Giro per Vincenzo Nibali. Al secondo, battuto in volata, Mikel Landa (Team Sky); terzo Nairo Quintana (Movistar Team). Una vittoria dedicata all’amico Michele Scarponi, scomparso appena un mese fa, a cui era intitolato il “Passo del Mortirolo”

 

Luis León Sanchez (Astana Pro Team) è passato per primo sul Mortirolo “Salita Scarponi” onorando il suo compagno di squadra.

Luis Leon Sanchez primo sulla Salita Scarponi Fonte foto: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada – Comunicato Stampa RCS

 Il team Astana in onore dell’Aquila di Filottrano ha utilizzato delle borracce particolari sulle quali era raffigurato il pappagallo Frankie.

La “Cima Coppi” (la montagna più alta del Giro) invece è stata  conquistata  da Mikel Landa per la seconda volta dopo il Colle delle Finestre nel 2015. Il vincitore dello scorso anno era stato Michele Scarponi  sul “Colle dell’Agnello”.

Mikel Landa primo sulla Cima Coppi Fonte foto: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada – Comunicato Stampa RCS

Tom Dumoulin (Team Sunweb) difende la Maglia Rosa, nonostante lo stop poco prima dell’attacco sull’ultima salita a causa di problemi intestinali. Il vantaggio dell’olandese in Classifica Generale è adesso di soli 31″ su Nairo Quintana (Movistar Team) e 1’12’’ su Nibali.

L’azione del campione siciliano ha dato una speranza a tutti suoi tifosi lanciando un messaggio positivo… “Il Giro è ancora aperto basta provarci!” Vincenzo ha dimostrato di avere le gambe e il suo lavoro di preparazione sul fondo, fatto in questi mesi, ha portato i frutti sperati. Lo Squalo ha dimostrato di:

  • essere uno dei pochi a scatenare la folla con ogni suo tentativo;
  • essere uno dei migliori discesisti in attività;
  • avere un’incredibile lucidità nella guida, basti pensare al salto in stile 100% Brumotti per evitare un rivolo d’acqua;
  • essere un grande Campione!

Nairo Quintana non ha sfruttato al meglio la superiorità numerica della sua squadra. Se fossi stato nei suoi panni avrei iniziato il forcing sin dal Mortirolo o, al massimo, provando un attacco personale sulla prima salita verso lo Stelvio. Avrei da porre una domanda a tutti gli esperti del settore, opinionisti e giornalisti che hanno eletto Nairo Quintana come “Miglior Scalatore del Mondo”: siete veramente sicuri che sia così? Il “migliore”, secondo me, sarebbe dovuto essere il primo a scattare. La strada è lunga e lui è sicuramente il principale favorito ma cercherei di evitare di elogiare solo il colombiano.

Al termine della tappa Vincenzo Nibali, nella zona riservata alle premiazioni, si è complimentato per la tappa con Nairo Quintana. E’ stata sfatata anche l’inutile polemica sorta qualche giorno fa in un trafiletto della “Gazzetta dello Sport”?

  RISULTATO FINALE
1 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) – 222 km in 6h24’22”, media 34,654 km/h
2 – Mikel Landa Meana (Team Sky) s.t.
3 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 12″
4 – Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) at 24″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) at 34″

Vincenzo Nibali batte allo sprint l’ex compagno di squadra Mikel Landa Fonte foto: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada – Comunicato Stampa RCS

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 31″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 1’12”
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 2’38”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 2’40”

Tom Dumoulin sul podio premiazioni scuro in volto per il tempo perso nella tappa odierna. Fonte foto: LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada – Comunicato Stampa RCS

Vincenzo Nibali, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È la vittoria di un corridore completo. Dovevo essere solido dall’inizio alla fine in una tappa lunga e difficile. Ho dovuto correre da scalatore aggressivo, buon discesista ed anche da sprinter. Non pensavo di essere io a conquistare la prima vittoria di tappa per l’Italia. Sapevo che sarebbe stato molto difficile farlo oggi. Sono molto felice di aver vinto con l’aiuto della squadra. Sono arrivato veramente stanco. Adesso sono più vicino a Dumoulin nella Generale. Ci sono ancora tappe molto difficili da affrontare, ma Dumoulin ha uno cronometro dalla sua a Milano.in conferenza stampa: “Sono veramente felice di aver vinto questa tappa bellissima: una frazione spettacolare e difficile, con lo Stelvio, la montagna più alta del Giro. Una tappa con il Mortirolo e la doppia scalata dello Stelvio sarà ricordata a lungo. Non saprei dire quale delle mie vittorie di tappa sia la più bella. L’unico dispiacere è di non essere riuscito ad alzare le braccia al cielo dopo il traguardo. Il mio primo attacco sullo Stelvio non è stato irresistibile, mentre il secondo è stato quello giusto. Ci siamo scambiati poche parole con Nairo [Quintana], giusto per trovare un accordo e lavorare insieme. Combatteremo fino alla fine a Milano, non sarà facile. Questa settimana è veramente dura e ci sono tante occasioni per attaccare, sopratutto per Quintana che vorrà ridurre il gap che lo separa da Dumoulin.”

Un rammaricato Tom Dumoulin dichiarato: “Ho avuto qualche problema. Ho dovuto prendere una pausa per un bisogno fisico. Ho iniziato a sentirmi male nella discesa dello Stelvio e ho dovuto fermarmi. Tornando in sella ho deciso di combattere e di trarre le conclusioni dopo l’arrivo. Sono ancora in Maglia Rosa ma sono soprattutto molto deluso.in conferenza stampa ha aggiunto: “Sono riuscito a salvare la Maglia Rosa. Ho inseguito da solo per gli ultimi 35 chilometri, perdendo solamente due minuti: le mie gambe stavano veramente bene. Avrei potuto seguire Quintana e Nibali e rimanere con loro. Sono molto deluso, ho perso tanto tempo a causa del problema che ho avuto. Quando è successo, la corsa era nel vivo, andavamo a tutta e Steven Kruijswijk era davanti. Una situazione diversa da quella di sabato, quando era caduto Quintana. Oggi non mi aspettavo che i miei rivali lasciassero andare Kruijswijk. Non è affatto finita, ma devo riuscire a superare questo momento di rabbia e guardare avanti in questo Giro. Sono arrabbiato con me stesso.

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale,  Tom Dumoulin (Team Sunweb)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti,  Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, Mikel Landa Meana (Team Sky)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani,  Bob Jungels (Quick-Step Floors)

Domani la 17^  tappa da Tirano a Canazei (Val di Fassa) di 219 km (dislivello 3.500 m) si presenta come una frazione movimentata. Nella prima parte salite impegnative come l’Aprica (GPM 2^ categoria) e Passo del Tonale (GPM 2^ categoria) seguite dalla lunga discesa della Val di Sole. Nella seconda parte troviamo il GPM di Giovo (3^ categoria) posto all’inizio della risalita seguito da un lungo falsopiano sempre a salire fino all’arrivo.

Gli ultimi 5 km sono  in leggera salita lungo strada ampia e ben pavimentata. Brevissima discesa ai 1000 m dall’arrivo. Rettilineo finale di 450m.
Domani giornata che può dare spazio ai fuggitivi o che può vedere all’opera l’ennesimo attacco dei Big alla Maglia Rosa di Tom Dumoulin. Quale sarà il verdetto?

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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