Richard Carapaz vola sul traguardo di Montevergine di Mercogliano – Giro d’Italia 2018

L’ottava tappa del Giro 2018 incorona un nuovo astro nascente del ciclismo: l’ecuadoregno Richard Carapaz del Movistar Team. Richard Carapaz ha vinto in solitaria la frazione da PraiRichard Carapaza a Mare a Montevergine di Mercogliano di 209 km. Il podio è stato completato dal  Davide Formolo (Bora – Hansgrohe), in uno stato di splendida forma, e  Thibaut Pinot (Groupama – FDJ).

La tappa di oggi diventa storica; Richard Carapaz e l’Ecuador conquistano il primo successo in un Grande Giro. L’Ecuador è la 34a nazione ad ottenere un successo di tappa al Giro d’Italia. L’ultimo 24enne (Maglia Bianca) a vincere al Giro era stato Bob Jungels, a Bergamo, nell’edizione del centenario.

Il britannico Simon Yates (Mitchelton – Scott) conserva la Maglia Rosa mentre Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), grazie  all’abbuono conquistato, è salito di una posizione in classifica scavalcando Domenico Pozzovivo. Anche Richard Carapaz scala posizione in classifica e adesso si trova in ottava posizione.

Anche oggi non arriva la fuga inziale composta da: Davide Villella, Matteo Montaguti, Tosh Van der Sande, Rodolfo Torres, Matej Mohoric, Jan Polance e Koen Bouwman. L’ultimo a resistere è stato proprio l’olandese ripreso dal vincitore di tappa ai meno 3,8 km dalla vetta.

Da segnalare nel finale le condizioni meteo avverse (diluvio) che ha causato le cadute, da cui sono usciti indenni, di Chris Froome e Tim Wellens.

RISULTATO FINALE
1 – Richard Carapaz (Movistar Team) – 209 km in 5h11’35”, media 40,246 km/h
2 – Davide Formolo (Bora – Hansgrohe) a 7″
3 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) s.t.

Richard Carapaz
Fonte foto: Comunicato stampa RCS Sport – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

CLASSIFICA GENERALE
1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 16″
3 – Esteban Chaves (Mitchelton – Scott) a 26″

Le dichiarazioni

Il vincitore di tappa Richard Carapaz, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Sono molto felice ed emozionato, è la mia prima vittoria in un Grand Tour. Ho lavorato duro per arrivarci. Avevo buone gambe sin dall’inizio della salita. Ho dovuto provare da lontano perché avevo poche possibilità di vincere uno sprint. Ho scelto il momento giusto e sono partito ai 2 km. È ancora lunga la strada per Roma e devo ancora capire cos’altro posso ottenere, ma sono già felice“.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Volevo stare davanti nel finale a causa della pioggia. I tornanti erano scivolosi. Siamo saliti con un buon ritmo. Mi sarebbe piaciuto prendere alcuni secondi di abbuono ma sono rimasto un po’ chiuso. Penso sia stata comunque una buona giornata“.

Riepilogo Maglie

La tappa di domani

Domani 9a tappa da Pesco Sannita a Gran Sasso d’Italia “Campo Imperatore” di 225 km (dislivello 3.900 m); terzo arrivo in salita del Giro d’Italia 2018. La frazione si presenta molto ondulata nella prima tappa. Il primo GPM sarà quello di “Roccaraso” (2a categoria) . Successivamente discesa verso i due traguardi volanti ravvicinati.  L’inizio della salita finale avverrà al km 178 per un’ascesa di circa 45 km. I corridori incontranno il GPM  di “Calascio” (1a categoria) e l’arrivo in salità di “Campo Imperatore” (1a categoria).


Gli ultimi 7 km in presentano in forte pendenza. Si superano i 2.000 m su una strada di media ampiezza con alcuni tornanti e pendenza attorno al 9% con picco massimo del 13%. Il rettilineo finale è lungo 120 m.

La “Montagna Pantani” del Giro d’Italia 2018 sarà il Gran Sasso in ricordo dell’impresa che Marco Pantani compì durante la 8a tappa del Giro 1999 sgretolando uno a uno il gruppo dei migliori per giungere solitario all’arrivo.

Domani ne vedremo delle belle. Per la vittoria dico Thibaut Pinot!

 

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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