La 19^ tappa da San Candido/Innichen a Piancavallo di 191 km è sta la frazione di riscatto per Mikel Landa Meana (Team Sky). Il corridore spagnolo ha vinto in solitaria, dopo aver fallito i primi due tentativi precedenti, ed ha dedicato la tappa a Michele Scarponi.
Terza vittoria di tappa al Giro per Mikel Landa, dopo i successi nelle tappe 15, a Madonna di Campiglio, e 16, sull’Aprica, nell’edizione del 2015. La seconda vittoria l’aveva ottenuta il 26 maggio stesso giorno di oggi. Tutte le sue vittorie sono state collezionati in luoghi dove Marco Pantani si era imposto negli anni ’90.
Ennesimo secondo posto per Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates); al terzo posto Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team). Tra i contendenti per la Maglia Rosa, Thibaut Pinot (FDJ) è stato il primo ad attaccare sulla salita finale poco dopo sono usciti dal gruppetto dei migliori Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Ilnur Zakarin (Team Katusha – Alpecin). Ai meno 2 km dal traguardo scossa di Vincenzo Nibali che ha provato a scuotere il gruppetto dei migliori cercando di difendere la terza posizione e di guadagnare più secondi possibili su Tom Dumoulin.
Nairo Quintana (Movistar Team) è ora al comando della Classifica Generale, davanti a Tom Dumoulin (Team Sunweb), che ha perso terreno sulla salita finale. Quando mancano due tappe alla fine del Giro, quattro corridori sono racchiusi in appena un minuto.
Tom Dumoulin oggi ha peccato d’ingenuita facendosi trovare nelle ultime posizioni mentre i suoi uomini facevano l’andatura in testa. Si è trovato così ad inseguire una prima volta per recuperare su suoi diretti avversari per poi staccarsi nella salita di Piancavallo. Anche lì aiutato solo per alcuni chilometri da Simon Geschke ha dovuto prendere i mano le redini dell’inseguimento per tamponare lo svantaggio accumulato. Il Fato avrà riservato per lui una punzione dopo le dichiarazioni spavalde di ieri? Caro Tom “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco!“
RISULTATO FINALE
1 – Mikel Landa Meana (Team Sky) – 191 km in 4h53’00”, media 39,112 km/h
2 – Rui Alberto Faria Da Costa (UAE Team Emirates) a 1’49”
3 – Pierre Rolland (Cannondale-Drapac Pro Cycling Team) a 1’54”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Nairo Quintana (Movistar Team)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 38″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 43″
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 53″
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’21”
Mikel Landa, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Ero davvero emozionato sulla linea d’arrivo perché ho avuto momenti difficili negli ultimi mesi, oltre che qui al Giro con la caduta. Non è stata la corsa che ci aspettavamo. Ora sono davvero felice ed orgoglioso. Ho fatto la scelta giusta nell’andare in fuga e attaccare dietro a Luis Leon Sanchez grazie al lavoro del mio compagno di squadra Sebastian Henao.” In conferenza stampa ha aggiunto: : “Forse questa è la mia vittoria più bella. Ho fatto uno sforzo incredibile per restare davanti sapendo di avere degli inseguitori poco distanti. Poco prima che il Giro iniziasse abbiamo perso un amico [Michele Scarponi]. Non ho voluto mancare quest’occasione per rendergli omaggio sulla linea del traguardo. La mia posizione in Classifica Generale non corrisponde a quello che speravo di fare in questo Giro ma dopo la caduta [tappa 9], sono rimasto calmo e ho cercato di vincere una tappa. Come sto correndo in questa ultima settimana dimostra che posso provare a vincere un grande giro.”
La nuova Maglia Rosa, Nairo Quintana, ha dichiarato: “Stavo bene ma è stata una giornata durissima ed una tappa molto combattuta sin dalla partenza. I miei compagni di squadra mi hanno portato nella posizione migliore e sono felice di indossare la Maglia Rosa. La Classifica Generale è abbastanza complicata. Dovremo adattare la nostra strategia giorno per giorno. Domani ci sarà un’altra tappa importante, poi darò tutto nella cronometro.” In conferenza stampa: “Il livello di questo Giro è veramente alto. Ecco perché i distacchi non sono ampi. La tappa dello Stelvio è stata molto dura. Per colpa della stanchezza, ho scelto di marcare i corridori più vicini a me in classifica. Dovrò difendere la mia posizione domani. Mi aspetto che attacchino Nibali e Pinot, è molto pericoloso anche lui. La FDJ è la squadra più forte di questo Giro. Non sono sorpreso di quanto vada forte Dumoulin. Sta solo confermando i suoi progressi in salita. Contro di lui, facciamo quel che possiamo. Abbiamo guadagnato un po’ oggi ma dobbiamo aumentare il distacco domani perché è lui il cronoman più forte.”
Su Twitter, l’ex Maglia Rosa, Tom Dumoulin ha commentato la sua giornata così:
Bad day on the bike. Not much to laugh about, but some ‘fans’ cheering with toiletpaper at least made me giggle a bit! Good humor haha!
— Tom Dumoulin (@tom_dumoulin) 26 maggio 2017
Brutta giornata in bici. Non c’era molto da fare, ma alcuni tifosi con la carta igienica almeno mi hanno fatto ridere un po’! Haha di buon umore!
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, Nairo Quintana (Movistar Team)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, Mikel Landa Meana (Team Sky)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, Adam Yates (Orica – Scott)
La penultima tappa da Pordenone ad Asiago di 190 km (dislivello 3.100 m) si presenta prevalentemente pianeggiante per i primi100 km attraversando le pendici delle Prealpi trevigiane. Il primo GPM sarà il Muro di Ca’ del Poggio (4^ Categoria); attenzione in soli 1.150 m pendenza media del 12,2% e massime tra il 16/18%.
Dopo il TV di Feltre si affronta la salita al Monte Grappa (GPM 1^ categoria) di 24 km. Prima parte ripida con pendenze elevate seguita da una parte meno impegnativa con diverse contropendenze prima del GPM.
Discesa molto lunga e molto impegnativa (26 km) con numerosi tornanti su strada di media larghezza. Si affronta quindi l’ultima salita a Foza (GPM 1^ categoria); salita regolare al 7% con numerosi tornanti.
Gli ultimi 15 km sono molto ondulati e gli ultimi 5 km dopo Gallio in leggera discesa fino ai 400 m. Entrati in Asiago si incontrano rotatorie e spartitraffico. Ultima curva ai 450 m e rettilineo in leggera salita fino all’arrivo su asfalto largo 7 m.
Come l’ha definita Paolo Bettina la tappa di domani è l’ultima chance per chi insegue. I primi sei della Classifica Generale dovranno buttar sangue per accumulare secondi/minuti preziosi in vista della cronometro finale. Attenzione a Thibaut Pinot!
Forza Vincenzo!