Maximilian Schachmann vince la fuga di Pratonevoso – Simon Yates molla nel finale!

Dopo 18 tappe arriva la vittoria con una funga d’altri tempi ad opera di Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors). Il giovane tedesco ha vinto la frazione Abbiategrasso – Pratonevoso di 196 km. A nulla sono serviti i tentatativi di staccare l’avversario da parte di Ruben Plaza (Israel Cycling Academy) secondo e Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec) terzo di giornata. Per il ventiquattrenne della Quick-Step Floors è la seconda vittoria in carriera dopo la vittoria, sempre in fuga, alla Vuelta Catalunya di quest’anno.

Andiamo con ordine. Subito dopo la partenza da Abbiategrasso iniziano i soliti tentativi di fuga fino a quando riescono ad uscire dal gruppo 12 ciclisti: Ballerini, Cattaneo, Pfingsten, Van Emden, Plaza, Kuznetsov, Marcato, Fonzi, Alex Turrin, Boy Van Poppel, Morkov e Schachmann. 

Sul GPM di 4a categoria di “Novello” è Giuseppe Fonzi a transitare per primo. La fuga di giornata sembra essere quella giusta; il gruppetto di attaccanti arrivarà ad avere circa 16′ di vantaggio.
All’inizio della salita verso Pratonevoso gli uomini che sanno di non essere i favoriti di tappa iniziano ad anticipare gli avversari. Il primo a scattare è Boy Van Poppel che verrà ripreso all’inzio dell’ascesa. Quando iniziano le prime pendenze interessanti davanti rimangono solo Schachmann, Cattaneo, Plaza e Pfingsten. Continuano i ripetuti attacchi di Schachmann e Cattaneo per tentare di fare la differenza; ai loro tentativi sia Plaza che Pfingsten non riescono a tenere il ritmo. L’attacco decivo parte quando mancano 2,6 km Schachmann scatta e Cattaneo lo tallona; tra i due inizia una fase di studio che permetterà, all’ultimo chilometro, il rientro di Ruben Plaza. Al rientro dello spagnolo Maximilian Schachmann parte con l’attacco decisivo conquistando la tappa.
Nel gruppo Maglia Rosa il primo ad uscire ai meno 4 km è Carapaz che tenta di soprendere il diretto avversario per la Maglia Bianca Miguel Angel Lopez; il colombiano supererà l’ecuadoregno chiudendo all’undicesimo posto. Tra i big il primo ad uscire, ai meno 2 km, è Tom Dumoulin seguito a ruota da Domenico Pozzovivo e Simon Yates. Dopo alcune centinaia di metri Froome raggiunge il terzetto e parte a sua volta con un attacco a cui riescono a rispondere solo Pozzovivo e Dumoulin. Yates non reagisce e in un solo chilometro e mezzo perderà 28”. Il Giro è sempre più aperto; domani ne vedremo delle belle!
 

Simon Yates (Mitchelton – Scott) difende la Maglia Rosa ma il vantaggio su Dumoulin scende a soli 28”. Perdono secondi preziosi anche Thibaut Pinot e Rohan Dennis; quest’ultimo superato in classifica da Miguel Angel Lopez.

Fonte Foto: Comunicato Stampa RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

RISULTATO FINALE
1 – Maximilian Schachmann (Quick-Step Floors) – 196 km in 4h55’42”, media 39,770 km/h
2 – Ruben Plaza (Israel Cycling Academy) a 10″
3 – Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec) a 16″
4 – Christoph Pfingsten (Bora – Hansgrohe) a 1’10”
5 – Marco Marcato (UAE Team Emirates) a 1’26”

CLASSIFICA GENERALE
1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 28″
3 – Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 2’43”
4 – Chris Froome (Team Sky) a 3’22”
5 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) a 4’24”
6 – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team) a 4’54”

Maximilian Schachmann, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Non potevo immaginare di più di quello che ho ottenuto al Giro finora. Dopo il primo giorno di riposo ho sofferto per un’infezione respiratoria ed ho recuperato solo il secondo giorno di riposo. Sapevamo di avere una possibilità oggi. Devo dire un enorme grazie a Michael Morkov per l’aiuto. Ero fiducioso di poter vincere contro i miei ultimi avversari“.

Simon Yates ha dichiarato: “Alla fine non avevo gambe. Va bene lo stesso. Ho fatto il meglio che potevo e sono contento del vantaggio rimasto. Alla fine sono ancora in testa“. In conferenza stampa ha continuato: “Oggi era una tappa da ultimo sforzo esplosivo, che non è il mio forte. Dopo la prima accelerazione di Tom Dumoulin l’ho guardato per cercare di capire come stava. Quando è partito la seconda volta non sono riuscito a colmare il divario. Ero stanco. Va bene così. Non ho alcun rimpianto per aver speso molte energie fino a questo punto del Giro perché è quello che dovevo fare. Se non avessi gareggiato così aggressivamente prima sarei dietro a Dumoulin. Ho raccolto quasi cinquanta secondi di abbuoni, che è più del mio vantaggio in Generale. Oggi non sono andato bene solo per un chilometro, sono ancora al comando e le prossime due tappe di montagna sono molto più adatte a me”.

Riepilogo Maglie

La tappa di domani

Domani 19a tappa da Venaria Reale a Bardonecchia “Jafferau” di 185 km e 4.500 m di dislivello; sarà la tappa regina di questa edizione con la Cima Coppi e il penultimo arrivo in salita. La frazione a causa di una frana sulla ss. 335 tra Oulx e Bardonecchia è soggetta a una modifica di percorso. Dopo Oulx si seguirà al ss.335 fino a Savoulx dove la corsa entrerà in autostrada A32 fino allo svincolo di Bardonecchia dove uscirà per ricongiungersi al percorso originale a 10,5 km dall’arrivo. La tappa risulta più lunga di 1 km.

La partenza è quasi subito in salità. I corridori scaleranno ilColle del Lys” (GPM di 2a categoria) da Viù.

Si scenderà verso la valle della Dora Riparia per poi dirigersi verso Susa per iniziare l’ascesa al “Colle delle Finestre” – Cima Coppi di questa edizione con in suoi 2178 mt. La salita presenta un pendenza costante del 9,2% dall’inizio alla fine ad eccezione del breve strappo di Meana di Susa (max 14%). Per i primi  9 km il percorso sarà asfaltato mentre i successivi 9 km sono sterrati fino in vetta. Durante la prima parte della salita i corridori percorreranno  29 tornanti in meno di 4 km; complessivamente saranno 45.

La successiva discesa è molto impegnativa, ristretta ed esposta nella prima parte fino a Pian dell’Alpe. Una volta rientrati nella ss23, la salita riprende con pendenze accessibili fino all’arrivo. Segue una salita lunga e pedalabile fino al GPM di Sestriere (3a categoria).

Discesa veloce fino a Oulx prima del falsopiano che porta a Bardonecchia (TV) e alla salita finale fino allo Jafferau.

Gli ultimi 7 km tutti in salita ripida, attorno al 9/10% con punte superiori fino al 14% nella prima parte. Da segnalare una strettoia a Maillaures a circa 6 km dall’arrivo nel tratto più ripido. Linea di arrivo è posta su rettilineo di soli 50 m.

Domani ne vedremo delle belle. Il team Sky potrebbe fare la voce grossa per portare Chris Froome sul podio. Tom Dumoulin potrebbe staccare Simon Yates sulla difficile discesa del “Colle delle Finestre” e per Domanico Pozzovivo non resterà che correre in modalità: “Io speriamo che me la cavo!”

Buon divertimento

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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