Elia Viviani centra il tris a Nervesa della Battaglia – Giro d’Italia 2018

La 13a tappa,  Ferrara – Nervesa della Battaglia (180 km), regala il tris ad Elia Viviani (Quick-Step Floors). Il campione olimpico su pista batte con una splendida volata Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) e Danny Van Poppel (Team Lotto NL – Jumbo).

Anche oggi la fuga parte sin dai primi chilometri (9 km) composta da:  Marco Marcato (Uae-Emirates), Markel Irizar (Trek-Segafredo), Alessandro Tonelli (Bardiani-Csf), Eugert Zhupa (Wilier-Selle Italia) e Andrea Vendrame (Androni-Sidermec).  Il traguardo volante di “Piove di Sacco” viene vinto da  Marcato mentre quello di “Villorba” viene conquistato da Eugert Zhupa.

Quando mancano 30 km dal traguardo ci prova Tony Martin a contrattacare in compagnia di Capecchi, Neilands e Ballerini, ma vengono prontamente ripresi. Vendrame conquista il GPM di “Montello“. La fuga viene definitvamente ripresa ai – 6 km dall’arrivo.  Ai 1200 metri al traguardo prova un attacco a sorpresa il trevigiano Marco Coledan che però viene ripreso ai 300 metri da Sacha Modolo che prova ad anticipare lo sprint. Dopo non c’è storia: Elia Viviani riesce ad infilarsi tra Coledan e Van Poppel volando verso il terzo successo di tappa (dopo le vittorie di Eilat e Tel Aviv).

L’esultanza di Elia Viviani parla da sola; il campione della Quick-Step Floors risponde alle polemiche del giorno precedente; per lui 58a vittoria in carriera.

Simon Yates (Mitchelton – Scott) ancora in Maglia Rosa. Da segnalare il ritiro di Tanel Kanger dell’Astana Pro Team.

RISULTATO FINALE
1 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) – 180 km in 3h56’25”, media 45,682 km/h
2 – Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) st
3 – Danny Van Poppel (Team Lotto NL – Jumbo) st​

Fonte Foto: Comunicato Stampa RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

CLASSIFICA GENERALE
1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) at 47″
3 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) at 1’04”

Il vincitore di tappa, la Maglia Ciclamino Elia Viviani, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È incredibile tornare a vincere dopo alcuni giorni difficili. È proprio quello di cui avevo bisogno e quello che la mia squadra meritava per l’ottimo lavoro che ha sempre fatto. Ho avuto due o tre giornate negative ma volevo tenere la Maglia Ciclamino. Lo sport è fatto di sogni, momenti buoni e cattivi“. Ha continuato in conferenza stampa “Non c’è bisogno di pensare troppo a ieri o due giorni fa. Ho avuto due brutte giornate mentre Bennett ha chiuso al terzo posto a Gualdo Tadino e ieri ha fatto una volata di 400 metri, solo [Peter] Sagan o [Fernando] Gaviria sono in grado di fare numeri così. Ieri ero davvero vuoto, avevo freddo e non riuscivo a fare nulla, forse anche perché non facevo un grande giro da due anni e mezzo. Oggi abbiamo corso come in ogni altra tappa per velocisti. Rémi Cavagna ha tirato tutto il giorno con Eros Capecchi. Gli altri hanno lavorato nel finale. Michael Morkov ha fatto quello che di solito fa Fabio Sabatini che ha sofferto un problema meccanico. È la mia vittoria più bella ed emozionante al Giro. Stamattina ero nervoso perché non sapevo come stavano le mie gambe. Sono contento di aver incrementato il mio vantaggio nella classifica della Maglia Ciclamino. Domani avrò sei compagni di squadra a disposizione per arrivare entro il tempo massimo”.

Fonte Foto: Comunicato Stampa RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Ho cercato di rimanere al coperto fino all’ultimo. I miei compagni di squadra hanno fatto un ottimo lavoro. È stato il giorno più facile di questo Giro. Non vedo l’ora che arrivi domani“.

Riepilogo Maglie

La tappa di domani

Domani 14a tappa da San Vito al Tagliamento al Monte Zoncolan di 186 km e 4.300 m di dislivello. La pianura oggi sarà quasi un miraggio, a nostro avviso, questa sarà una delle tappe più dure di questo Giro d’Italia – edizione 101.

Fino a San Daniele percoso senza particolari problematiche. Il primo GPM di giornata è il “Monte Ragona” (3a categoria) i primi 2,5 km sono sempre oltre il 10% fino ad un massimo del 16% di pendenza.

Il secondo GMP è quello di “Avaglio” (3a categoria) che presenta pendenze meno aspre.

Il terzo GPM sarà il “Passo Duron” (2a categoria) una salita breve ma dura con punte del 18% di pendenza.

Il quarto GPM sarà il “Sella Valcalda” (3a categoria) con pendenze medie tra 2,6% nella prima parte, 7,5% nella seconda (picco del 12%) e 6% nella terza; preludio al “Kaiser”.

 

Arrivati ad Ovaro inzia l’ascesa finale verso la “salita più dura d’Europa“: lo Zoncolan!

Sarà una salita di 10 km al 12% di media con punte del 22%.

Ai -3 km sequenza di due tornanti, sinistra-destra, intervallati da un tratto, l’unico, quasi piatto. A  seguire pendenze dal 12 al 18% fino alle tre gallerie che immettono negli ultimi 500 m all’11% di media con pendenze fino al 16% in corrispondenza al tornante ai 250 m dall’arrivo.

 

Chi non saprà gestirsi in questa tappa potrà dire addio alle speranze di vittoria se non addirittura di apparrire nella top 5 della classifica finale a Roma.

Un nome su tutti per domani Thibaut Pinot.

Buon divertimento


Per chi non fosse un profondo conoscitore del ciclismo un po’ di storia sulla salita di domani.

La salita friulana fu percorsa per la prima volta da questo versante, il più duro, nel 2007 ed è diventata da subito subito il simbolo del ciclismo verticale a livello internazionale.

Lo Zoncolan è un importante complesso sciistico, per discesa e fondo, che offre un panorama spettacolare di quasi tutta la Carnia.
La corsa dopo avere compiuto la sosta per il “pit stop” per consentire al personale tecnico e d’assistenza il passaggio dalle quattro alle due ruote nella frazione di Chialina, supera Ovaro. Da qui solo e sempre dura salita, fra i boschi delle pendici e i panorami sottostanti su prati e malghe che si allargano sempre più, lungo la stretta striscia d’asfalto scolpita nella montagna che conduce alla cima, con gli appassionati che faranno da contorno incitando i protagonisti prima di arrivare, dopo le strette gallerie scavate nella roccia, nello stadio naturale – sempre gremito – che fa da corona al traguardo. Domani sono previste 10.000 persone sul traguardo.

Il primo vincitore nel 2007 fu il trentino Gilberto Simoni (già vincitore nel 2013 dal versante di Sutrio). Nel 2010 fu la volta di Ivan Basso mentre nel 2011 vinse lo spagnolo Igor Anton. L’ultimo a vincere, nel 2014,  è stato l’australiano Michael Rogers.

Bisogna segnalare che la prima apparizione del nome Zoncolan nelle gare di ciclismo è stato in occasione del Giro d’Italia femminile nel luglio 1997 dove è stato posto il traguardo di tappa (dal versante di Sutrio) a circa 3 chilometri dalla vetta. In quell’occasione la vittoria andò di Fabiana Luperini.

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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