Il campione olimpico su pista Elia Viviani (Quick-Step Floors) cala il poker battendo tutti i diretti avversari nella volata bagnata della 17a tappa del Giro 101 da Riva del Garda ad Iseo “Franciacorta Stage” di 149,5 km. Salgono ancora una volta sul podio al secondo posto Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) e al terzo Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida).
Per Elia Viviani è la quarta tappa in questa edizione del Giro d’Italia; vittoria arrivata grazie ad una magistrale volata lanciata dai compagni di squadra Stybar e Sabatini. Con la vittoria odierna Elia Viviani eguaglia il suo compagno di squadra Fernando Gaviria che nella scorsa edizione vinse 4 tappe.
RISULTATO FINALE
1 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) – 149,5 km in 3h19’57”, media 44,861 km/h
2 – Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida) s.t.
4 – Danny Van Poppel (Team Lotto NL – Jumbo) s.t.
5 – Jens Debusschere (Lotto Soudal) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 56″
3 – Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 3’11”
4 – Chris Froome (Team Sky) a 3’50”
5 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) a 4’19”
Il vincitore di tappa Elia Viviani, all’arrivo, ha dichiarato: “Sapevamo che questa sarebbe potuta essere una tappa molto difficile ed è andata davvero così. C’erano corridori in fuga molto forti ma la Bora ha tenuto la corsa. Era la penultima tappa per velocisti e Bennett avrebbe potuto mettere in pericolo la mia Maglia Ciclamino. Una volta materializzatasi la volata di gruppo, ho chiesto ai miei ragazzi di portarmi davanti. Quando Van Poppel ha anticipato lo sprint sapevo che era partito troppo presto. Situazione perfetta per me, sono riuscito a passarlo“. Viviani in conferenza stampa ha continuato: “La mia decima vittoria della stagione e la quarta al Giro d’Italia confermano il livello raggiunto da quando sono entrato in Quick-Step. Ho dubitato di me solo ad Imola, dove ho avuto una brutta giornata, ma sono venuto qui con una squadra molto ben preparata, completamente costruita per farmi vincere tappe. Oltre a queste vittorie la Maglia Ciclamino era e rimane il mio obiettivo principale della stagione. Stamattina ero abbastanza nervoso perché sapevo che era un’occasione unica per Sam Bennett di portarmi via la Maglia. Abbiamo optato per una tattica difensiva, dapprima siamo rientrati dopo le salite per poi condurre in testa la volata. Nel finale il mio treno ha funzionato. Altre volte non era andata così, in particolare Fabio Sabatini ha avuto una gomma a terra prima della mia seconda vittoria ad Eilat e un problema meccanico prima della mia terza vittoria a Nervesa della Battaglia. Oggi lui ha fatto la differenza per la mia volata”.
La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Non c’è giornata facile al Giro. Questo è stata un’altra tappa difficile e potrebbe avere un certo impatto sulle prossime di montagna. Ho sentito parlare di spaccature nel gruppo ma non ho mai saputo chi fosse rimasto indietro. Spero che tutti siano stanchi perché io lo sono“.
Riepilogo Maglie
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, Simon Yates (Mitchelton – Scott)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, Elia Viviani (Quick-Step Floors)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, Simon Yates (Mitchelton – Scott)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)
La tappa di domani
Con la 18a tappa che da Abbiategrasso porterà a Pratonevoso (196 km – 2.000 mt di dislivello) inizierà il trittico di montagna che decreterà il vincitore di questa edizione del Giro d’Italia.
Da Abbiategrasso fino al GPM di “Novello” (4a categoria) la frazione sara principalmente pianeggiante; poi nuovamente pianura fino all’inzio della salita finale.
Gli ultimi 15 km sono tutti in salita; la pendenza si attestasta quasi sempre attorno al 7% e alcune punte circa al 10%. Il rettilineo finale misura 200 m.
I corridori affronterano un dislivello di 1000 metri in soli 13 km dell’ascesa finale. Domani potrà essere solo un antipasto dei successivi due arrivi in salita.
Tom Dumoulin dovrà iniziare ad attaccare già da domani ma siamo sicuri che Simon Yates molli così facilmente l’osso? Pozzovivo dovrà conservare il risicato margine di vantaggio su Chris Froome.