Darfo Boario Terme. Senza dubbio oggi Elia Viviani era tra i protagonisti più attesi ma l’asperità aggiunta nel finale da ripetere più volte, rispetto al percorso di due anni fa dove vinse Giacomo Nizzolo, metteva in discussione l’arrivo con una volata di gruppo. Invece il successo più importante di questa stagione arriva nella maniera più inaspettata; il campione veronese Elia Viviani (da quest’anno alla Quick Step Floors con già 14 vittorie all’attivo in questa stagione) riesce ad inserirsi nella fuga decisiva e resitendo agli attacchi dei vari compagni di avventura vince la 
volata a ranghi ridotti. Sul temutissimo strappo di via Cornaleto Elia Viviani è riuscito rimanere a ruota di Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida) e nella successiva discesa anche su Giovanni Visconti. La coppia della Bahrain Merida ha cercato invana di mettere in difficoltà Elia Viviani sfruttando la superiorità numerica.
Elia Viviani ha dichiarato: “Non ho mai vestito il tricolore in corse su strada, mi era accaduto solo in pista (da professionista ha però vinto più di 15 volte il titolo nazionale in varie discipline, ndr), ed è un sogno che si avvera. Pensare che per un anno sarò la bandiera del nostro ciclismo mi mette i brividi. Ho azzardato, ma ho avuto ragione. Ieri sera non avrei mai pensato di vincere l’Italiano così, speravo nell’arrivo di un gruppetto folto ai piedi dell’ultimo strappo, invece… Questa emozione segue a ruota per importanza solo il titolo olimpico. Sono felicissimo. Ora voglio vincere il più possibile con questa maglia addosso, ma prima una settimana di vacanza non me la toglie nessuno”. Noi l’aspettiamo tra i protagonisti del campionato europeo di agosto cercando di vendicare il secondo posto dello scorso anno sfuggito per pochissimi centimetri.
Un saluto ad un grande campione Damiano Cunego che chiude con la gara di oggi la sua lunga carriera. Grazie di tutto Damiano!
solialcomando
Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".
