Arndt vince l’ultima tappa e Vincenzo Nibali viene incoronato Re del Giro 2016

Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) ha vinto il 99º Giro d’Italia, indossando la Maglia Rosa e facendo il bis dopo la conquista del Giro 2013. Il suo nome apparirà per ben due volte sul Trofeo senza Fine. Al secondo posto si è classificato Esteban Chaves (Orica Greenedge) con un ritardo di 52″. Chiude, sul gradino più basso del podio, Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’17”.

Il podio finale del 99° Giro d’Italia. Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport

A vincere l’ultima tappa, da Cuneo a Torino di 163 km, è stato Nikias Arndt (Team Giant – Alpecin); chiudono il podio di tappa  Matteo Trentin (Etixx – Quick-Step) e Sacha Modolo (Lampre Merida). Il corridore che ha tagliato per primo il traguardo è stato Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo) che però è stato retrocesso dalla giuria perché durante la volata ha cambiato traiettoria.

Volata finale. Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport

CLASSIFICA GENERALE
1 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team)
2 – Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 52”
3 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’17”
4 – Steven Kruijswijk (Team Lotto NL – Jumbo) a 1’50”
5 – Rafal Majka (Tinkoff) a 4’37”

Vincenzo Nibali esulta tenendo tra le braccia il “Trofeo senza fine”. Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport
Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport
Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport
I compagni di squadra portano in braccio Vincenzo Nibali. Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport

Con quella di oggi per Nibali è la sua 4^ vittoria in un Grande Giro ed il suo 8° podio finale. Oggi è stato il suo 21° giorno in Rosa per Nibali, gli stessi di Gianni Bugno e Tony Rominger. Dal 2013 in poi il team Astana ha vinto un Grande Giro all’anno con atleti italiani: Nibali al Giro nel 2013 e 2016; Nibali al Tour 2014; Aru alla Vuelta l’anno scorso

Esteban Chaves è il terzo colombiano sul podio finale del Giro dopo Nairo Quintana, vincitore nel 2014 e Rigoberto Uran, 2° nel 2013 e 2014. La Colombia ha dovuto attendere 40 anni per un podio finale al Giro: il primo colombiano a partecipare al Giro fu Martin Emilio Rodriguez Gutierrez nel 1973.

Alejandro Valverde negli ultimi 3 anni è finito al 3° posto in ciascuno dei tre Grandi Giri: alla Vuelta nel 2014, al Tour l’anno scorso e al Giro quest’anno. Sono 8 i podi totali per Valverde nei Grandi Giri: una vittoria (Vuelta 2009), due secondi posti, cinque terzi. Valverde è il terzo corridore di più di 35 anni a terminare sul podio finale del Giro dopo Bartolomeo Aimo (38 anni nel 1928) e Cadel Evans (36 anni nel 2013)

Fonte foto: comunicato stampa RCS – Gazzetta dello Sport

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team)
  • Maglia Rossa, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Algida – Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Mikel Nieve (Team Sky)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Etixx – Quick-Step)
RISULTATO TAPPA
1 – Nikias Arndt (Team Giant – Alpecin) – 163 km in 3h48’18”, media 42,838 km/h
2 – Matteo Trentin (Etixx – Quick-Step) s.t.
3 – Sacha Modolo (Lampre Merida) s.t.

Vincenzo Nibali [all’arrivo]: “È una bella emozione. Oggi vinco il mio secondo Giro d’Italia. Sono senza parole. C’era una folla enorme sul circuito finale e mi ha mostrato grandissimo affetto. Anche la mia famiglia è qui con me, sono riuscito ad abbracciare tutti. All’inizio della tappa ha piovuto un poco ma c’era il sole alla fine, la mia gioia è completa. Amo questi momenti”.

Vincenzo Nibali [in conferenza stampa]: “Ero il faro di questo Giro, tutti mi guardavano ma io non avevo mai corso testa a testa con corridori come [Tom] Dumoulin, Chaves e Kruijswijk. Non guardo spesso al mio palmares ma quando lo faccio mi rendo conto che è ricco di successi. Ho avuto problemi di stomaco ma è meglio non dire nulla a volte. L’ultima giornata di riposo mi ha permesso di sentirmi meglio. Non ho mai detto di voler andare a casa e sono sempre rimasto nelle parti alte della classifica. Steven Kruijswijk aveva un buon vantaggio dopo le Dolomiti ma sapevo che le montagne più alte dovevano ancora arrivare. Correre sopra i 2000 metri non è facile per nessuno ma io mi ci sono trovato bene. [Steven] Kruijswijk è caduto ma verso la somma del Colle dell’Agnello mi ero reso conto che faticava a respirare e quindi gli ho messo pressione attaccando in discesa. Se non l’avessi fatto non sarebbe successo nulla e anche [Esteban] Chaves avrebbe avuto vita facile”.

Nikias Arndt: “Questo non è il modo in cui avrei voluto vincere una tappa al Giro, avrei voluto vincere una tappa prima di oggi. Ho provato a vincere per tre settimane. La giuria ha preso la sua decisione e noi corridori non possiamo farci niente. Sono felice di avere una tappa del Giro nel mio palmares, ho comunque fatto una buona volata oggi”.

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Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

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