Sul Montasio domina Rigoberto Uran! La 10a tappa abbatte Hesjedal!

Torna oggi il Giro d’Italia dopo la giornata di riposo con la tappa da Cordenons all’Altopiano del Montasio di 167 km. giroNon partiti: Vicioso (Katusha) e Degenkolb (Team Argos-Shimano). Ritirati in cosa Taborre (Vini Fantini – Selle Italia) e Quintero (Team Colombia).

Diversi i tentativi di attacchi e contrattachi sin dai primi chilometri di corsa; la fuga decisiva parte però intorno al 30° km su iniziativa di 14 uomini: Dekker, Millard, Rogriguez, Modolo, Tjallingii, Viviani, Brutt, Dehaes, Pauwels, Machado, Popovych, Bennati, Ligthart e Gatto. Dopo qualche chilometro viene ripreso Modolo e rimangono in 13 i battistrada. Accumuleranno un vantaggio massimo di quasi 8 minuti.

Sul traguardo volante di Paularo vince Elia Viviani in cerca di punti preziosi per la maglia rossa.

Con l’inizio della salita verso il GPM di “Passo Cason di Lanza” i componenti della fuga iniziano a staccarsi; perderanno contatto: Millar, Dehaes, Viviani, Bennati.

Un problema tecnico costringe Vincenzo Nibali a fermarsi ma il campione siciliano riesce subito a rientrare.

Al km 116 attacco di J. Rodriguez che prova, in solitaria, a dirigersi verso il GPM vincendolo. Nel gruppo della maglia rosa scattano i campagni di squadra Rosa e Pelizzotti. Si stacca intanto Hesjedal, in seria difficoltà, perdendo definitivamente le ambizioni di confermasi anche quest’anno. Si staccano anche Majka, Samuel Sanchez, Henao e Kelderman che riusciranno a rientrare al termine della discesa.

Rodriguez, da solo in testa alla corsa, è costretto a fermarsi per cambiare la bicicletta e dopo qualche metro viene ripreso da Pauwels. I 2 verranno assorbiti dal gruppo quando mancheranno 10 km dall’arrivo.

E’ il team Sky a dettare l’andatura. Ai meno 8 km dall’arrivo parte Rigoberto Uran ma Agnoli non riesce a chiudere sul colombiano. Sul traguardo volante di “Serra della Nevea” transita per primo Uran e nel secondo gruppo sprint di Nibali per accumulare gli abbuoni. Inizia il tratto più duro ed iniziano a staccarsi Caruso, Agnoli, Wiggins, Gesink, Trofimov, Intxausti e Scarponi. Pozzovivo si porta davanti al gruppo di Nibali e prova l’attacco cercando di riprendere Uran.

Ripreso Pozzovivo esce dal gruppetto della maglia rosa Betancur che accumula un discreto vantaggio.

Ai meno 2 km dal traguardo scatto di Evans e Nibali prova a rispondere ma in quel momento viene rallentato da un problema con il cambio. Imprevisto che dura solo una frazione di secondi e la maglia rosa riaggiunge Evans & C. All’arrivo il siciliano chiarirà che i problemi di oggi sono stati causati dalla scelta di montare la “compact”.

Uran giunge sul traguardo a braccia alzate con un vantaggio di 20” su Betancur; chiude terzo Nibali che vince lo sprint su Evans per racimolare secondi preziosi con gli abbuoni.

Sempre più in testa alla classifica Vincenzo Nibali. Uran recupera secondi preziosi e si piazza in terza posizione. Wiggins, anche oggi, è arrivato con distacco ed è quarto. Quale sara adesso la tattica del team Sky?

Aneddoto curioso per Betancur, anche oggi secondo, che al traguardo ha dichiarato di non aver ripreso Uran perché era un colombiano e tra loro colombiani non avrebbe potuto. Peccato che a Firenze bruciò in volata Pantano convinto di vincere la tappa! Uomo coerenza 2013!

Ordine d’arrivo

1 Rigoberto Uran Uran (Col) Sky Procycling 4:37:42
2 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) Ag2R La Mondiale 0:00:20
3 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:31
4 Mauro Santambrogio (Ita) Vini Fantini-Selle Italia
5 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
6 Rafal Majka (Pol) Team Saxo-Tinkoff
7 Domenico Pozzovivo (Ita) Ag2R La Mondiale
8 Robert Kiserlovski (Cro) RadioShack Leopard 0:00:47
9 Benat Intxausti Elorriaga (Spa) Movistar Team 0:01:06
10 Bradley Wiggins (GBr) Sky Procycling 0:01:08

Ordine d’arrivo completoClassifica GeneraleClassifica Maglia RossaClassifica Maglia AzzurraClassifica Maglia Bianca

Domani tappa da Tarvisio a Vajont (Erto e Casso) di 182 km; dedicata alla tragedia del Vajont di 50 anni fa (9 ottobre 1963). Tappa non preoccupante per gli uomini di classifica. Percorso mosso con una sola salita lunga ma dalla pendenza media del 4%. Spazio agli attaccanti.

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

Pubblicato da solialcomando

Luigi - Appassionato di ciclismo, cicloamatore “completo” (lento su tutti i fronti: pianura, salita e discesa) e curatore del blog: "Soli al comando".

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